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Dicono del Libro "L'Attesa"....
Mi hai commosso e stupita. Le descrizioni preziose, ricche di attenzione ai particolari, i dialoghi costruiti su un linguaggio immediato che connota la psicologia di ogni personaggio, dai commenti di tutti i personaggi in questo libro traspare la naturale sensibilità della mano scrittrice che diventa complice di chi legge… M.

E’ breve ma ricco di significato. Sei riuscita a descrivere con semplicità e snellezza i turbamenti che determinano nell’animo umano questi status di abbandono e annullamento totale. Brava! M.

Il libro mi ha fatto piangere, sorridere, riflettere e il finale dire che mi ha stupito è poco! Insomma: bello e toccante! F.

Grazie per la forte emozione che mi hai dato leggendo il tuo libro. Racchiude i valori più grandi dell’esistenza umana come l’amore e la famiglia ed è ricco di esperienze che tendiamo ad allontanare come la malattia e la morte. Complimenti per come sei riuscita in poche pagine a concentrare tante emozioni. F.

Interessante l’incontro scontro tra i due protagonisti, Anna e Tommaso.
Nella descrizione della malattia di Anna sei stata onesta: la necessità di guardare fuori da se stessa verso Tommaso la obbliga a distogliere l’attenzione dalla sua malattia . Così Anna scopre e riscopre se stessa nel momento che non si guarda più dentro ossessivamente ma si guarda attorno attraverso gli occhi di Tommy. Tu descrivi con maestria questo passaggio della riscoperta del suo corpo che diventa, anche se solo con gli occhi, il primo passaggio per riappropriarsi della propria vita. E il finale, a sorpresa, è un gioco di prospettive.
Un libro, questo, che ci porta in una vicenda davvero bella, toccante, umana e soprattutto sincera, dote rara in un libro. F.

Ho letto tutto d’un fiato il romanzo, presa fino alla fine e commossa su più di una riga… sembrava che tu fossi seduta qui con me! Mi è sembrato di riconoscere in più punti la forza con cui affronti ogni difficoltà. L.

Ho letto d’un fiato “L’Attesa”. Il tuo scrivere vivace e ritmato mi seduce come le note del pifferaio…. R.

Ho letto il libro tutto d’un fiato, ultimamente sono pochi i libri che catturano la mia attenzione. Ottimo il ritmo che “tiene” fino alla fine e bella la scrittura. La caratteristica prima del tuo modo di scrivere è la semplicità, una scrittura asciutta e meno compiaciuta e per questo più efficace nel raccontare. A.

Leggendo ho partecipato al miracolo che si avvera quando la lettura affascina e magari salti qualche parola pur di sapere come va a finire. Mi hai affascinato, bella la storia arricchita di una umanità propria di chi ha vissuto esperienze di dolore. V.

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